L'Expo della Val Trebbia ha raggiunto quota diecimila
La prima edizione della rassegna di Loco di Rovegno ha fatto registrare un grande successo di pubblico
Per tre giorni il tranquillo borgo di Loco di Rovegno è stato preso d'assalto, con punte massime nella serata di domenica, la giornata di chiusura della prima edizione dell'Expo della Val Trebbia. Una tre giorni di full immersion, ospitata dal bellissimo bosco della Giaia, alla scoperta di una vallata splendida e incontaminata, ma ancora non del tutto valorizzata come dovrebbe, e che proprio con questo primo Expo dedicato interamente al territorio ha voluto farsi conoscere ed apprezzare da chi ancor non ne aveva avuto modo e maniera.
I risultati di questo primo esperimento sono stati davvero strabilianti, tanto da superare alla grandissima anche le più ottimistiche previsioni degli organizzatori, i giovani del Comitato per l'Expo, di cui è presidente Alessio Bianchi, e di un soddisfattissimo sindaco, Pinuccio Isola. Secondo le stime degli organizzatori immediatamente successive alla chiusura dell'evento si sono visti in totale circa diecimila visitatori, con punte massime proprio domenica, ultimo giorno. «Siamo davvero increduli di tanto successo - afferma Bianchi - non credevamo che questa prima edizione riscuotesse un così grande successo, sia in termini di espositori, una cinquantina, che - soprattutto di visitatori. Un ottimo risultato per ripartire immediatamente, e pensare già da ora alle novità che saremo in grado di proporre l'anno prossimo». Tra gli stand, che coprivano 500 metri quadri al coperto sotto tensostrutture bianche e gli altri spazi espositivi (boschetto, area Tucul, campi da tennis, greto del fiume Trebbia), di gioco, musica e danze, grandissimo successo hanno riscosso, com'era forse nelle previsioni, quelli dedicati ai sapori della Val Trebbia, dove i visitatori hanno fatto la coda per assaggiare i prodotti del territorio; e quindi vai con le patate quarantine, il miele, i prodotti dell'orto, le mille delizie delle pasticcerie di Rovegno e Torriglia con i famosi canestrelletti e i quadrucci, ma anche con le creme, i saponi e gli oli di bellezza tutti naturali, all'olio d'oliva e al propoli.
Presi d'assalto anche gli stand dedicati alle proposte ricettive e turistiche della zona, con migliaia di depliant e libri storici sulla Val Trebbia. Visitati anche gli spazi dedicati alle realtà aziendali della zona, tra cui la fabbrica dell'acqua, delle stufe, dei mobili.
Moltissimi i giovani ai quali è stato dedicato ampio spazio tra percorsi di mountain bike, passeggiate a cavallo e pony per il battesimo della sella. aperto la sfida della pesca alla trota nel Trebbia riservato esclusivamente ai bambini tra i 5 e i 13 anni. In visita di cortesia i sindaci di tutti i comuni che fanno parte della Comunità delle Alte Valli Trebbia e Bisagno a cui si sono anche aggiunti i colleghi di Bobbio e Ottone. Culmine della festa, la cerimonia di consegna del tallero d'Argento, l'antica moneta dal 1600, consegnata per la sua attività nel territorio al Secolo XIX. Una grande festa, quindi, e un'ottima base per far ripartire la Val Trebbia.
Mara Queirolo